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L’ultimo “episodio” della nostra serie sui dati FAIR chiarisce cosa significhi la “R” dell’acronimo. Ovvero ci dice che significato abbia, in quest’ambito, la “Reusability”. La domanda di partenza è: perché dovremmo riutilizzare i dati? Per spiegarlo, Loredana Cerbara, ricercatrice presso l'IRPPS (Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali) del CNR, leader del WP4 di FOSSR, fa un paragone con il sistema ecologico del riciclo…
Dati FAIR: Reusability
«L'essere è, e non può non essere», «il non-essere non è, e non può essere»: così scriveva Parmenide nel V secolo a.C. Ma cosa c’entra Parmenide con i dati FAIR? C’entra, perché le ontologie - ovvero le rappresentazioni formali dei concetti e delle loro relazioni -, di cui Parmenide è considerato il primo teorizzatore, sono un elemento fondamentale per l’Interoperabilità, concetto chiave dei principi FAIR. Come ci racconta Andrea Nuzzolese, leader del Work Package 5 di FOSSR (Innovation in data analysis: knowledge extraction, integration and enrichment), primo ricercatore presso ISTC CNR Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione.
Dati FAIR: Interoperability
FAIR: acronimo di Findable, Accessible, Interoperable e Re-usable. Sono i principi fondamentali per ottimizzare la riutilizzabilità dei dati di ricerca. Per spiegare in cosa consistano stiamo andando per ordine, lettera per lettera. Oggi è il turno della lettera “A”. Cosa vuol dire essere "accessible", essere "accessibile"? Ce lo spiega Loredana Cerbara, impegnata nel WP3 di FOSSR (Innovation in data collection), ricercatrice presso l’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR.
Dati FAIR - Accessibility
FAIR: acronimo di Findable, Accessible, Interoperable e Re-usable. Sono i principi fondamentali per ottimizzare la riutilizzabilità dei dati di ricerca. Per spiegare in cosa consistano andiamo per ordine, lettera per lettera. Cosa vuol dire essere "Findable", essere "trovabile"? Ce lo spiega Andrea Giovanni Nuzzolese, leader del Work Package 5 di FOSSR (Innovation in data analysis: knowledge extraction, integration and enrichment), primo ricercatore presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) del CNR.
Dati FAIR - Findability
Dal 13 al 16 gennaio del 2014, al Lorentz Center di Leiden, nei Paesi Bassi, si tenne un workshop. Titolo dell’incontro: "Jointly designing a Data FAIRPORT". Durante quei quattro giorni, esperti da tutto il mondo discussero gli aspetti chiave di un'infrastruttura globale per la pubblicazione, la condivisione e il riutilizzo dei dati. Per capire fino in fondo cosa siano i dati "FAIR" vale la pena partire da qui, ripercorrendo le tappe che portarono alla formulazione dei principi racchiusi in questo acronimo, centrale nel Progetto FOSSR...
FOSSR, Glossario pratico, #2: "1. I dati FAIR, la storia"
In che modo si può trasformare un’infrastruttura cloud in una piattaforma integrata di condivisione della conoscenza? Questa la domanda di partenza del seminario tenuto da Mario Ciampi (CNR ICAR) e Sara Zuppiroli (CNR ISTC), con i contributi all’approfondimento di Mario Sicuranza (CNR ICAR), Sonia Stefanizzi (Università degli Studi di Milano-Bicocca), Miguel Ceriani (CNR ISTC), Lottie Provost (CNR ILC), Fabrizio Marangio (CNR ICAR), Filippo Accordino (CNR IRPPS) e Giorgia Lodi (CNR ISTC), moderato da Daniela Luzi (CNR IRPPS) con la curatela di Claudia Pennacchiotti (CNR IRPPS).
FOSSR Seminar - Open cloud and knowledge integration for empowering social sciences
Una rete di data center distribuiti - con due nodi di primo livello a Napoli e Palermo, due nodi di secondo livello a Torino e Catania e un nodo virtuale a Pisa - che consentiranno l'accesso a risorse hardware e software per il calcolo ad alte prestazioni e l'archiviazione di big data attraverso tecnologie di cloud computing. Questo è il cuore tecnologico del Progetto FOSSR. Come ci spiegano Mario Ciampi e Mario Sicuranza (CNR-ICAR), rispettivamente leader del Work Package 6 (“Open Cloud as single point of integration and access to services and resources”) e del Work Package 7 (“Network of Data Center”).
Il cuore tecnologico di FOSSR: la rete dei data center e la piattaforma cloud
“Il DOI, acronimo di Digital Object Identifier (in italiano "Identificatore digitale di un oggetto") è un numero univoco, composto da un prefisso e un suffisso separati da una barra, ed è uno standard che consente l'identificazione duratura e univoca di oggetti di qualsiasi tipo all'interno di una rete digitale e l'associazione ad essi dei relativi metadati di riferimento.” Una definizione corretta ma scarna, che non rende giustizia della storia, lunga e affascinante, celata dietro questo piccolo acronimo. Per scoprirla dobbiamo andare molto indietro nel tempo...
FOSSR, Glossario pratico, #1: “Da Alessandria d’Egitto al DOI, la conoscenza e l’identificazione”
Registrazione integrale del secondo Online Seminar di FOSSR, dedicato alla modellazione basata su agenti come metodo per studiare l'emergere di dinamiche complesse del comportamento collettivo, a cura di Valentina Tudisca e Rocco Paolillo, ricercatori dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali - CNR.
“Agent-based Modeling: contributions for the Social Sciences and FOSSR”
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